Cass. Civ., Sez. III, Sent., (data ud. 03/03/2011) 07/06/2011, n. 12278

Il risarcimento del danno da uccisione di un prossimo congiunto spetta non soltanto ai membri della famiglia legittima della vittima, ma anche a quelli della famiglia naturale, come il convivente “more uxorio” ed il figlio naturale non riconosciuto, a condizione che gli interessati dimostrino la sussistenza di un saldo e duraturo legame affettivo tra essi e la vittima assimilabile al rapporto coniugale. (Rigetta, App. Milano, 12/02/2008)[1].


[1] CED Cassazione, 2011