Cass. Civ., Sez. Unite, Sent., (data ud. 13/02/2018) 22/05/2018, n. 12566

In materia di infortunistica stradale e sul lavoro

i: L’importo della rendita per l’inabilità permanente corrisposta dall’INAIL per l’infortunio in itinere occorso al lavoratore va detratto dall’ammontare del risarcimento dovuto, allo stesso titolo, al danneggiato da parte del terzo responsabile del fatto illecito[1];

ii: L’importo della rendita per l’inabilità permanente, corrisposta dall’INAIL per l’infortunio “in itinere” occorso al lavoratore, va detratto dall’ammontare del risarcimento dovuto, allo stesso titolo, al danneggiato da parte del terzo responsabile del fatto illecito, in quanto essa soddisfa, neutralizzandola in parte, la medesima perdita al cui integrale ristoro mira la disciplina della responsabilità risarcitoria del terzo al quale sia addebitabile l’infortunio, salvo il diritto del lavoratore di agire nei confronti del danneggiante per ottenere l’eventuale differenza tra il danno subìto e quello indennizzato. (Rigetta, CORTE D’APPELLO GENOVA, 20/04/2012)[2];

iii: La rendita per inabilità permanente corrisposta per l’infortuno “in itinere” occorso al lavoratore, che costituisce una prestazione economica a carattere indennitario con funzione di copertura del pregiudizio subito, deve essere detratta dall’ammontare del risarcimento dovuto all’infortunato, per il medesimo evento, da parte del terzo responsabile del fatto illecito, evitando in tal modo che il lavoratore, cumulando la somma riscossa a titolo di rendita assicurativa con l’intero importo del risarcimento dovutogli dal terzo, possa conseguire due volte la riparazione per lo stesso pregiudizio[3];

iv: Dal risarcimento dovuto al danneggiato dal responsabile del fatto illecito va detratta la rendita per l’inabilità permanente erogata dall’INAIL per l’infortunio in itinere, posto che tale rendita assume natura risarcitoria in conformità alla previsione legislativa della surrogazione dell’assicuratore sociale nel credito risarcitorio vantato dall’assicurato fino alla concorrenza della rendita a quest’ultimo erogata[4].


[1] Danno e Resp., 2018 nota di PARDOLESI, SANTORO; Sito Il caso.it, 2018

[2] CED Cassazione, 2018; Contratti, 2018 nota di PAROLA; Corriere Giur., 2018 nota di MAGNI; Lavoro nella Giur., 2018 nota di GIOVANARDI, GUARNIERI, LUDOVICO, TREGLIA; Dir. e Pratica Lav., 2018.

[3] Giur. It., 2018

[4] Nuova Giur. Civ., 2018