TUTELA DEL PEDONE

Particolarmente rigorosa risulta essere la tutela accordata dalla giurisprudenza al pedone della strada; da ciò consegue, nella stragrande maggioranza dei casi, l’affermazione della responsabilità civile (seppur variamente gradata) in capo al veicolo investitore. È stata così ad esempio affermata: (i) la responsabilità del danneggiante che non abbia adottato una maggiore prudenza in base alle circostanze di tempo o di luogo (nella specie il pedone aveva attraversato con semaforo rosso); (ii) la non totale esclusione di responsabilità del conducente per la mera violazione, da parte del pedone, dell’obbligo di concedere la precedenza ai veicoli in transito quando attraversi la strada al di fuori dei passaggi pedonali.

Infatti, la responsabilità del conducente è esclusa solo quando risulti provato che non vi era, da parte di quest’ultimo, alcuna possibilità di prevenire l’evento, situazione ricorrente allorché il pedone abbia tenuto una condotta imprevedibile ed anormale, sicché l’automobilista si sia trovato nell’oggettiva impossibilità di avvistarlo e comunque di osservarne tempestivamente i movimenti (come ad esempio il caso di investimento di una persona seduta in piena notte nel mezzo di una carreggiata su strada non illuminata). E tuttavia, l’accertamento di un comportamento colposo del pedone investito da veicolo non è sufficiente per l’affermazione della sua esclusiva responsabilità, essendo pur sempre necessario che l’investitore vinca la presunzione di colpa posta a suo carico dall’ art. 2054, comma 1, c.c., dimostrando di avere fatto tutto il possibile per evitare il danno.

Dalla suddetta presunzione di colpa ex art. 2054, comma 1, c.c., discende altresì che è sull’assicuratore che grava l’onere della prova di un’eventuale colpa concorrente od esclusiva del pedone ex art. 1227 c.c. (in particolare, per lo sgravio di responsabilità ex art. 1227, co. 1., c.c., si richiedono i requisiti della pericolosità o dell’imprudenza del pedone medesimo – c.d. attraversamento “azzardato”).


Cass. Civ., Sez. III, Sent., (data ud. 30/04/2008) 10/07/2008, n. 18872

Cass. Civ., Sez. III, Sent., (data ud. 09/01/2009) 13/03/2009, n. 6168

Cass. Civ., Sez. III, Sent., (data ud. 16/12/2013) 19/02/2014, n. 3964

Cass. Civ., Sez. III, Sent., (data ud. 26/09/2014) 13/11/2014, n. 24204

Cass. Civ., Sez. III, Sent., (data ud. 19/09/2014) 18/11/2014, n. 24472

Cass. Civ., Sez. VI-3, Ord., (data ud. 24/01/2017) 22/02/2017, n. 4551

Cass. Civ., Sez. III, Sent., (data ud. 02/11/2016) 04/04/2017, n. 8663

Cass. Civ., Sez. VI-3, Ord., (data ud. 08/05/2018) 28/01/2019, n. 2241

Cass. Civ., Sez. III, Ord., (data ud. 27/06/2019) 17/01/2020, n. 842

Cass. Civ., Sez. III, Ord., (data ud. 21/11/2019) 28/02/2020, n. 5627

Cass. Civ., Sez. III, Ord., (data ud. 30/03/2021) 11/10/2021, n. 27515