Libro IV (Delle obbligazioni), Titolo I (Delle obbligazioni in generale), Capo III (Dell’inadempimento delle obbligazioni), in particolare:
Art. 1227 (Concorso del fatto colposo del creditore) “Se il fatto colposo del creditore ha concorso a cagionare il danno, il risarcimento è diminuito secondo la gravità della colpa e l’entità delle conseguenze che ne sono derivate.
Il risarcimento non è dovuto per i danni che il creditore avrebbe potuto evitare usando l’ordinaria diligenza”.
La regola del concorso di colpa concerne il danno provocato dall’inadempimento o dall’illecito: ossia il danno quale evento lesivo e il danno quale effetto economico negativo[1].
Il 1° comma dell’art. 1227 c.c. limita il risarcimento del danno che è causato in parte dallo stesso danneggiato o dalle persone di cui questi risponde. Si ritiene che se non risulta la gravità della colpa del danneggiato, essa si presume uguale a quella del danneggiante ed inoltre che la mancanza di prova in ordine alla precisa entità delle conseguenze dannose ascrivibili al danneggiato comporta l’applicazione del criterio equitativo[2]. per quanto riguarda l’obbligazione risarcitoria derivante da illecito, la prestazione si divide tra i corresponsabili, ai sensi dell’ art. 2055 c.c., in proporzione alla gravità delle colpe e all’entità delle conseguenze dannose.
In quanto il concorso di colpa incide sul nesso di causalità esso deve essere rilevato d’ufficio, se risulta dagli atti del giudizio[3]. L’onere della prova del concorso spetta al danneggiante, trattandosi di una circostanza che esclude o limita la pretesa del danneggiato ( art. 2967, 2° co.)[4].
Il 2° comma si riferisce, invece, al contegno dello stesso danneggiato che abbia prodotto il solo aggravamento del danno senza contribuire alla sua causazione. Tale circostanza deve essere oggetto di una eccezione in senso stretto, in quanto il dedotto comportamento del creditore (di evitare le ulteriori conseguenze con l’uso dell’ordinaria diligenza – ossia sempre che ciò non comporti attività gravose o straordinarie tali da generare notevoli rischi o sacrifici) costituisce un autonomo dovere giuridico, posto a suo carico dalla legge quale espressione dell’obbligo di comportarsi secondo buona fede.
Il dovere del danneggiato di cooperare per ridurre il danno e limitare la responsabilità del danneggiante rientra nel generale dovere di correttezza, quale impegno di solidarietà che impone alla parte di salvaguardare l’utilità dell’altra nei limiti di un apprezzabile sacrificio[5]. Spetta al debitore la prova che il creditore avrebbe potuto evitare i danni usando l’ordinaria diligenza[6].
[1] BIANCA, 137
[2] BIANCA, 138
[3] BIANCA, 141
[4] BIANCA, 141
[5] BIANCA, 143; VISINTINI, 208
[6] Codice Civile commentato a cura di G. Bonilini, M. Confortini, C. Granelli
Giurisprudenza correlata:
“Art. 1227 c.c. – CONCORSO COLPOSO DEL DANNEGGIATO NELLA CAUSAZIONE DEL DANNO”
Cass. Civ., Sez. III, Ord., (data ud. 27/06/2019) 17/01/2020, n. 842
Cass. Civ., Sez. III, Ord., (data ud. 05/07/2019) 15/01/2020, n. 515
Cass. Civ., Sez. III, Ord., (data ud. 24/05/2019) 03/09/2019, n. 21991
Cass. Civ., Sez. III, Sent., (data ud. 18/01/2016) 06/05/2016, n. 9241
Cass. Civ., Sez. III, Sent., (data ud. 26/09/2014) 13/11/2014, n. 24204
Cass. Civ., Sez. III, Sent., (data ud. 03/04/2014) 26/05/2014, n. 11698
Cass. Civ., Sez. III, Sent., (data ud. 24/02/2016) 19/07/2016, n. 14699
Cass. Civ., Sez. III, Ord., (data ud. 12/11/2019) 13/02/2020, n. 3557
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Cass. Civ., Sez. III, Sent., (data ud. 03/04/2007) 08/08/2007, n. 17377
Cass. Cost., Sent., (data ud. 26/04/1999) 10/05/1999, n. 156
Cass. Cost., Sez. III, Sent., (data ud. 08/06/2006) 06/07/2006, n. 15383
Cass. Civ., Sez. III, Sent., (data ud. 19/01/2015) 27/03/2015, n. 6245
Cass. Civ., Sez. III, Ord., (data ud. 16/11/2017) 01/02/2018, n. 2480
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Cass. Civ., Sez. III, Ord., (data ud. 12/01/2017) 22/06/2017, n. 15536
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Cass. Civ., Sez. III, Sent., (data ud. 19/09/2014) 18/11/2014, n. 24472
Cass. Civ., Sez. VI-3, Ord., (data ud. 08/05/2018) 28/01/2019, n. 2241
Cass. Civ., Sez. III, Ord., (data ud. 21/11/2019) 28/02/2020, n. 5627
Cass. Civ., Sez. III, Sent., (data ud. 09/01/2009) 13/03/2009, n. 6168
Cass. Civ., Sez. III, Ord., (data ud. 30/03/2021) 11/10/2021, n. 27515
“IL DANNO NON PATRIMONIALE DA LESIONE DEL c.d. “BENE VITA”
Cass. Civ., Sez. Unite, Sent., (data ud. 17/06/2014) 22/07/2015, n. 15350